IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; 
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; 
  Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n.  343,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio del 13 gennaio  2010,
con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza  in  relazione
agli eccezionali eventi meteorologici che hanno  colpito  le  regioni
Emilia-Romagna, Liguria e Toscana  nell'ultima  decade  del  mese  di
dicembre 2009  e  nei  primi  giorni  del  mese  di  gennaio  2010  e
l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3850 del  19
febbraio 2010, nonche' le note della regione Liguria  del  5  ottobre
2010 e del 25 ottobre  2010  dell'Ufficio  Territoriale  del  Governo
della Spezia; 
  Visto il decreto n. 781 dell'assessore alla protezione civile della
regione  Autonoma  Friuli-Venezia  Giulia  e  la  richiesta  del   20
settembre 2010  della  medesima  Regione  di  adottare  una  apposita
disposizione finalizzata a porre in essere i necessari interventi per
fronteggiare gli eventi calamitosi del 18 settembre 2010; 
  Vista la nota n. 62777 del 16 settembre 2010 con cui  il  Direttore
generale della  Croce  rossa  italiana  chiede  l'emanazione  di  una
disposizione straordinaria finalizzata  a  portare  a  compimento  la
problematica delle richieste di  rimborso  antecedenti  l'entrata  in
vigore della legge n. 13/2009, nonche' la nota del  20  ottobre  2010
del medesimo Istituto; 
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3643
del 16 gennaio 2008, recante:  «Disposizioni  urgenti  di  protezione
civile dirette a fronteggiare i danni  conseguenti  agli  eccezionali
eventi meteorologici che hanno colpito la  provincia  di  Teramo  nei
giorni  6  e  7  ottobre  2007»   e   successive   modificazioni   ed
integrazioni, nonche' la nota del Presidente  della  regione  Abruzzo
del 2 luglio 2010; 
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del  1°
aprile 2009, n. 3752, recante: «Ulteriori  interventi  di  protezione
civile diretti a fronteggiare la situazione di crisi socio-ambientale
nel territorio del Comune di Cengio in provincia di Savona»; 
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del  16
gennaio  2009,  n.  3734,  recante:  «Primi  interventi  urgenti   di
protezione civile diretti a fronteggiare  i  danni  conseguenti  agli
eventi atmosferici che hanno colpito il territorio nazionale nei mesi
di  novembre  e  dicembre  2008»  e   successive   modificazioni   ed
integrazioni nonche' la nota del 23 luglio  2010  del  Provveditorato
interregionale per le opere pubbliche Lazio - Abruzzo - Sardegna; 
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del  30
aprile  2010,  n.  3874,  recante:  «Disposizioni  urgenti   per   la
realizzazione degli interventi di bonifica da  porre  in  essere  nel
sito di interesse nazionale di "Pioltello e Rodano" per le discariche
A e B dell'area ex SISAS»; 
  Vista la nota del Commissario delegato ai sensi dell'ordinanza  del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2010, n. 3874 del
29 luglio 2010 nonche' la nota della regione  Lombardia  -  Direzione
generale ambiente, energia e reti del 17 settembre 2010 e la nota del
1° ottobre 2010  del  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare; 
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3391
del  7  gennaio  2005  recante:  «Misure  urgenti  finalizzate   alle
attivita' di caratterizzazione, bonifica e ripristino ambientale  dei
fondali del Porto di Baia  nel  comune  di  Bacoli»  e  la  nota  del
Commissario delegato in data 7 settembre 2010; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  15
maggio 2009 con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in
relazione  alle  intense  ed  eccezionali   avversita'   atmosferiche
verificatesi nel mese di aprile 2009  nel  territorio  della  regione
Piemonte e delle province  di  Piacenza  e  Pavia  ed  alla  violenta
mareggiata che nei giorni 26 e  27  aprile  2009  ha  interessato  le
province di  Ferrara,  Ravenna,  Forli'  -  Cesena  e  Rimini,  e  le
conseguenti ordinanze del Presidente del Consiglio dei  Ministri  del
21 dicembre 2009, n. 3809,  e  del  29  dicembre  2009,  n.  3835,  e
successive modifiche ed integrazioni, nonche' le richieste in data  8
e 30 giugno 2010 del Presidente della Regione Emilia-Romagna  del  22
luglio 2010 del Presidente della Regione Liguria, del 25  agosto  del
Presidente della Regione Piemonte del 26 luglio 2010  del  Presidente
della Regione Toscana e  del  19  maggio  e  22  settembre  2010  del
Presidente della regione Lombardia; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
21 settembre 2007 concernente la  dichiarazione  di  «grande  evento»
relativa  alla  Presidenza  italiana  del  G8  e  le  ordinanze   del
Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3629 del 20 novembre 2007  e
n. 3663 del 19 marzo 2008 e successive modificazioni ed integrazioni,
l'art. 17 del decreto-legge 28 aprile 2009, n.  39,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77 e  la  nota  del  30
settembre 2010 del soggetto attuatore e Capo  della  delegazione  del
Ministero degli affari esteri per la Presidenza italiana del G8; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  17
settembre 2010 con il quale e' stato prorogato, fino al 30  settembre
2011, lo stato di emergenza in parte  del  territorio  della  regione
Veneto colpito da eventi alluvionali nel giorno 26 settembre  2007  e
l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3621 del  18
ottobre 2007; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  28
gennaio 2010 recante la proroga, fino  al  31  dicembre  2010,  dello
stato di emergenza in relazione alla situazione determinatasi a causa
della  criticita'  del  sistema  portuale  e  dell'approvvigionamento
idrico nel territorio  dell'isola  di  Pantelleria  in  provincia  di
Trapani, le ordinanze del Presidente del Consiglio  dei  Ministri  n.
3589 del 2007, n. 3622 del 2007, n. 3669 del 2008, n. 3886 del 2010 e
le note del Commissario delegato del 10 settembre  e  del  4  ottobre
2010; 
  Viste le ordinanze di protezione civile n. 3275 del 28 marzo  2003,
n. 3350 del 16 aprile 2004, n. 3266 del 7 marzo 2003, n. 3427 del  29
aprile 2005, n. 3488 del 29 dicembre 2005,  n.  3514  del  26  aprile
2006, n. 3629 del 20 novembre 2007, n. 3673 del  30  aprile  2008,  e
successive  modificazioni  ed  integrazioni,  con  cui  il  Capo  del
Dipartimento della protezione civile della Presidenza  del  Consiglio
dei Ministri e' stato nominato Commissario delegato; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
8 settembre 2010 con cui e' stato revocato lo  stato  d'emergenza  in
relazione alle eccezionali avversita' atmosferiche  verificatesi  nei
giorni dal 14 al 17  settembre  2006  nel  territorio  della  regione
Marche e la richiesta  del  20  ottobre  2010  del  Presidente  della
regione Marche; 
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3320
del 23 ottobre 2003 e successive modificazioni ed integrazioni  e  la
nota dell'8 ottobre 2010  del  Commissario  delegato  -  Prefetto  di
Siracusa; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
19 marzo 2008 concernente la  dichiarazione  di  «grande  evento»  in
relazione al Congresso eucaristico nazionale che si terra' ad  Ancona
- Osimo nel mese di settembre 2011  e  la  successiva  ordinanza  del
Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3673 del 30 aprile 2008 e la
richiesta della regione Marche; 
  Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri; 
 
                              Dispone: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Dopo il comma 5 dell'art. 1 dell'ordinanza  del  Presidente  del
Consiglio dei Ministri n. 3850 del 19 febbraio 2010  e'  aggiunto  il
seguente:  «6.  Il  Commissario  delegato  Presidente  della  Regione
Liguria e' altresi' autorizzato a provvedere, avvalendosi  dei  fondi
assegnati alla medesima regione ai sensi della presente  ordinanza  e
successive modificazioni ed integrazioni,  alla  realizzazione  delle
opere  di  difesa  necessarie  a  garantire  la  pubblica  e  privata
incolumita' fino all'ultimazione degli interventi strutturali per  la
messa in sicurezza del Fiume Magra. L'individuazione  di  tali  opere
deve essere oggetto  di  una  proposta  progettuale  condivisa  dalle
amministrazioni  competenti  in  via  ordinaria,  che   provvederanno
altresi' alla gestione operativa  mediante  un'apposita  integrazione
dei rispettivi piani di emergenza.».